domenica 29 giugno 2008

Sicuro?

Sabatino

Un vaso di gerani sullo sfondo e due sagome sfocate. Vestito giallo e gonna a campana. Seduta su una spalla abbastanza grande per me, sorrido e credo in qualcuno. Una mano ferma e sicura mi accosta al viso del gigante, per non farmi cadere. Avrei messo la testa a terra lungo il suo cammino, affidato la mia vita alla sua benevolenza. Non c’erano perché e non conoscevo istituzioni, niente altro che questo.
.

sabato 28 giugno 2008

Troppo presto

E’ un pensiero che mi sveglia, anche di notte. Balza sul davanzale, lascia cadere una forchetta a terra, non la raccoglie e richiama la foresta. Tutti accorrono per la parte dell’obbligo e chi è al piano terra fa quel che può, al minimo bussa a gran voce. Non capisco; appena sopra le mattonelle c’è qualcuno che già sa tutto e osserva il capannello in silenzio. Tiene stretta una parola in gola e se la porta via con sé.
.

Leggero

Per esempio, quando non mi trovi, pensa a quella volta che siamo stati sulla torre di Pisa, o a quell’altra in fondo al mare. Oppure vienimi a cercare nel posto delle fragole, prova sotto il letto e subito dopo sopra al tetto. E poi siediti e aspetta, fai altro, dai da mangiare al cane. Potrei essere chissà dove, ma mai tanto lontano. Non aspetterò mai molto, prima di tornare.
.

Dettàmi

Era seduto sul ciglio della strada e non mi vide. Avevo stentato a riconoscerlo, di anni ne erano passati e l’acqua sotto i ponti aveva lasciato segni imprevedibili. Intimamente l’avevo sempre saputo, ma non volevo ammetterlo, come se avesse potuto avere una qualche importanza, come se l’ammetterlo avrebbe provocato qualcosa di controproducente. Un rito scaramantico. Svegliati, altro che Età dei Lumi.
.

Un galileiano

C’è un Supereroe coraggioso e d’animo nobile che agisce nell’ombra, all’insaputa dei più. Solo ogni tanto si palesa in tutta la sua magnificenza. Già so che posto gli darei, non lo occupa già e mai potrà occuparlo. Non è il pasto caldo sempre assicurato, non è il letto fresco di bucato, non è l’apertura alle 9 e la chiusura alle 20. E’ una carta nautica trovata per caso, dispersi in alto mare.
.

giovedì 26 giugno 2008

Anticorpi

Asserzioni prive di ascolto. Nessuno sforzo, se non postergato o solo se proprio necessario. Una misura non esiste, un metro d’aggressione, non vedi che le conseguenze delle cose sono inarrestabili? Seguono il loro corso servendosi di impianti di risalita paralleli. E scavano solchi. La bambina che viveva su uno specchio una mattina si sveglia e vede finire l’incanto. Acqua gelida la porta a fondo. E dopo solo corrente forte e risparmio d’energie, o non abitudine. Risale ed è un mostro a tre teste.
.

Ancora rondini

Due ragazzine, stessa maglia scura, riga bianca in alto, camminano una affianco all’altra. Sulla destra un muretto non nasconde le aspirazioni affiorate da tempo in superficie e dall’altra parte la via scivola, va per altri lidi. Prima della meta un commento passa e le rapisce, e dopo aver riscosso la puntuale risata le rilascia. Troppo facile dai, non facciamo così. Non facciamoci prendere dalla calma, le indicazioni erano chiare. Qualcuno ci sarà solo se ci sarà qualcun altro e su certe strade si potrà camminare solo tra un anno. Fammi coraggio e avvicina il bersaglio. Gioco io la prima carta, a quella finita nella sabbia pensaci tu.
.

lunedì 23 giugno 2008

Rappreso

L’accettazione dell’incarico con riserva cambiò i ruoli e le chiamate. Il quadro a fondo bianco si dipinse di bordeaux e subito dopo di giallo. Il portiere col cappello in testa, in ritardo, si presentò nell’atrio all’improvviso, e non avendo visto entrare chiese spiegazioni. Il resoconto volò deciso fino in testa. Annotò per sicurezza solo i finali, con uno scalpello, in cima all’entrata. Giunta davanti al portone, leggo: da gi lta la va. Note per lo scrivente.
.

Jack

Mi hai trovato e ti ho cercato io. Stasera la penna non vuole stare sul foglio e le corde sono lente. Perché voglio un’altra aria, regalami una scatola che la contenga e ti rivelerò il mio segreto. Lo ascolterai come se non lo avessi mai sentito e mi dirai di aver visitato l’Alaska d'estate senza averci mai messo piede. E ti sentirò dire per una volta, finalmente, basta.
.

sabato 21 giugno 2008

Amanti in blu

Raccontami adesso di quando ti sveglierai domani. Della luce che filtra e delle nuvole basse. Aspetta quanto vuoi e poi continua. Dimmi del tuo lavoro, del tavolo con il foglio delle Gross Adds e della sedia che scricchiola quando la giri. Di lei che non sente o di te che non parli. Dimmi di quello che avevi prima che conoscessi me. E poi di quello che ti rimarrà.
.

mercoledì 18 giugno 2008

Lo sai

Spazza la spiaggia e galleggia nell’aria. Tutto si ferma. Teste rivolte all’insù e bocche spalancate su uno spavento. Arriva a terra senza metterci piede. Annota chi fugge. Scegli e scarta, ti insegue e non corre. Fermati, guardati indietro e indovina cosa c'è davanti. Fa sapere e direziona senza missiva. E poi riserva tredici stelle, meno qualcuna.
.

martedì 17 giugno 2008

Una bussola

Direi che sono qua. Un bisogno più impellente del solito (nel caso fosse mai possibile). Non cerco, non propongo, ci sono. E respiro un patto tacito. Assorbito, come quando la maestra non mi spiegò che all’appello non ci si presentava, né ci si annunciava, si rispondeva solamente. La borsa di paglia ha inghiottito la dama tascabile che avevo da bambina, con le pedine gialle e blu e le calamite sempre in tiro, per non farsi perdere. Io quelle blu! Presente.
.

Meno

Trepidante, ardito, rivoluzionario, inedito, sconosciuto, dimenticato, polveroso, sfocato, incerto, improbabile, opinabile, contestabile, vulnerabile, esposto, disposto, propenso, orientato, mirato, lucido, tagliente, causa, origine, alba, sorgente, pozzo, subisso, temporale, sorpresa. Inaspettatamente.
.

venerdì 13 giugno 2008

Fermata

Mi hanno raccontato di un evento anomalo, che andò a spezzare la continuità dell’andamento di fondo. Mi chiesero la soluzione, o almeno un modello chiarificatore, riuscii ad offrire soltanto un cuscino. La giornata era di quelle giuste per restare a casa, la città mi rigurgitava fuori ed ero stanca da appena alzata. Ho seguito distratta, nell’aula dell’antinferno, una lezione in brasiliano, seduta sul pavimento umido. Sono corsa via senza neppure sapere a cosa stessi andando incontro.
.

Contaminazioni

Anni fa ero davvero incredibile. Se avessi incontrato me me ne sarei innamorata. Ero il primo cielo sereno dopo l’inverno. Ero un indizio del futuro prima di partire per una nuova vita. Ero un’obiezione d’incoscienza. Ero l’arrivo di un regalo tanto sospirato. Ero respiri a pieni polmoni.
Ero cieca.
.

mercoledì 11 giugno 2008

Sono qui

martedì 10 giugno 2008

Respiro

E’ come una certezza senza esserlo. Risuona una promessa che non è stata mai pronunciata. Ogniqualvolta che busserò alla porta di fronte troverò una coperta. Al di là della soglia c’è un sofà e più in là una finestra che dà su un albero, che non dà frutti. Non ci sono mai entrata, io. Forse ero un gatto.
.

Malgrado

Mi parla di rapimenti, di qualcuno che arriva e se ne va senza avvertire, portando via la mia corona. Da un preciso dì non ho più ragionato su come utilizzare le squadre ed il goniometro, me lo sono imposta senza dirmelo, l’ho raccontato senza crederci fino in fondo, eppure ci sono riuscita. Senza linee rette mi rimane difficile segnare il limite, o per meglio dire il confine. Pianto un paletto. Trovo sempre un modo.
.

lunedì 9 giugno 2008

Fumo

I passamontagna indossati per la notte sono stesi sui fili dei balconi e la gente passa distratta, immersa nel niente. La scultura al centro della piazza grida tutto quello che ha visto e tutto quello che vedrà, mentre un ragazzino viziato frettolosamente le porta via la testa. Salgo la scalinata che ho salito decine di volte e tutto quello che non è vivente mi parla di cose. Dialoghi, risate, scherzi, bugie, litigi, intese, sorrisi. E' tutto mischiato impietosamente al niente.
.

domenica 8 giugno 2008

Riferimenti

Mi perdo nei particolari e mi ritrovo al momento delle somme. I puntini sulle i mi spingono oltre, mi presentano occhi sbalorditi e giudizi senza ragione, mi danno in pasto alle fiere e mi somministrano veleni. Porto addosso i segni di una missione senza incarichi e non nascondo la consapevolezza delle ragioni altrui. Ritrovata la mappatura arruolo altri punti.
.

sabato 7 giugno 2008

Precisazioni

Aspettati qui. Il giro non dovrebbe essere eccessivamente dispendioso, se per caso volessi rischiare lascia il cappello e tenta la traversata. Ritroverai un treno in partenza, da stomaco chiuso, da contratto a termine senza opzioni. E’ che lo studio non mi basta mai, nuove applicazioni lasciano il segno e tra le lettere vedo un campo di pallone allestito in fretta per l’estate. Tieni a mente che per testare l’entusiasmo useremo la noia. Le misure di distanza da un modello ottimo sono le migliori, lo sosteneva anche lo spaventapasseri, sulla strada di mattoni gialli, a modo suo. Cerco di spiegartelo da tempo che tutto è permeato, ma non te ne vuoi proprio rendere conto. Impiegherai altro tempo senza metterlo in regola, perderai altro terreno senza averlo mai utilizzato. Io metterò alla prova il mio sottaciuto talento, nel tragitto mi guarderò intorno. Tu aspettati qui, non ho scritto male.
.

mercoledì 4 giugno 2008

Rivisitazioni

Motivando la risposta si rilegge la domanda. Mi sono persa, cosa mi avevi chiesto? No, l’incontro andò bene, solo non ci si ricordava più il perché. Le chiavi erano adatte, ma era l’usuale che non convinceva, il consueto era perforato remoto. Sì sì, trapassato, quindi fummo andati. Che noia le coniugazioni, flessioni ordinate secondo i modi, i tempi, le persone, i numeri e le forme. E qualcos’altro? E qual era la domanda?
.

Colata

Quando avrai attraversato tutta la città senza trovarmi sarà sera. I colori spenti e le prime luci alle finestre ti ricorderanno dell’ampolla piena d’acqua, quella che se la capovolgi scende la neve. Forzando il vetro l’acqua ed il blu usciranno, scorreranno via lasciando qualche traccia.
Quando sarà arrivata la sera un certo microcosmo non conterrà più nulla ed un dato vuoto suggerirà il colmabile.
.