lunedì 28 luglio 2008

Avvisaglia

Respirò a pieni polmoni ed il miele entrò negli alveoli. Lo scambio tra aria e sangue si appesantì di un carico non voluto e la sanità del corpo inquinò quella della mente. Un odore di magnolie sfatte finì per saturare l’atmosfera di montagna, tanto da renderla insopportabilmente irrespirabile. Attenzione, che non si esageri con la melassa. Avvertenza per una brutta piega.
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domenica 27 luglio 2008

Misto lino

Aperto per fasti e chiuso per noie. Non accettiamo banche note, spiacenti. Sorriso in tazza grande? Solo macchiato freddo. Scontrino alla casta con contributo associativo. Prima opinione impressionista e seconda catartica. Pezzo unico, impersonalità pura, 100% lindo, colorazione sintetica. Lavare in lava.
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venerdì 18 luglio 2008

Particolari

Tra una riga e l’altra una coccinella d’argento. Un piccolo particolare così non è da tutti, hai ragione, di nuovo mi prende per mano e mi riporta sulla Terra. Vis à vis trovo tutto più semplice, se ti vedessi in questo momento potrei raccontarti di quando non scendevo mai e di come non mi avresti mai trovato. La pelle è quella che manca e quella che conta.
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giovedì 17 luglio 2008

Previsto

Mani in tasca e braccia stese, colletto attento e sguardo vigile. Personalità schedata e depositata nell'archivio in un tiepido tardo pomeriggio, tra mani che si aggrappano come viti ai filari ed occhi incollati ai finestrini. Un commento a voce alta è rimandato al giorno dopo, descrivendo il peccato e non il benefattore. Passato qualche mese la fisionomia non è la stessa, ma il pretesto non se ne accorge, intento a sottrarre l’utile al dilettevole.
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martedì 15 luglio 2008

Non nuoce

Ritroverò quello che ho perso in un’altra regione, dove le regole saranno andate e le fate potranno scendere dalla collina. Ritroverò tutto, forse non in tatto, ma almeno gentile, dove i canditi sapranno di cacao ed il caffè di malva. Ritroverò quello che ho buttato via in un altro tempo, quando mi si perdonerà per l’abbandono ed i cani da riporto saranno liberi di non tornare. Ritroverò tutto, forse in pezzi, ma almeno completo, quando il SOL suonerà in LA ed il DO in SI.
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lunedì 14 luglio 2008

A maggiore intelligenza

A maggiore intelligenza allego
una porta chiusa male
e luci da accendere sul Bosforo
alla fine del temporale
le tue scarpe rotte nella pioggia
e De Gaulle che lascia l'assemblea
e ti invita a ballare
A maggiore intelligenza allego
un rintocco di campane e un cielo scheggiato
per quando avrai fame
e il mio fascicolo sarà già stato esaminato
e condannami e assolvimi
vendi alla luna una qualunque attenuante
e poi ricomprala
addormentati dalla mia parte
e toglimi questi chiodi dalle mani
toglimi questi chiodi
e dimmi come ti chiami
A maggiore intelligenza allego
una scusa per poterti rivedere
e lettere da consegnare al silenzio
alla fine di un ponte sprofondato nella neve
il tuo sguardo che incendia l'aria
e Pierrot che torna dalla Crimea
e vorrebbe essere un moschettiere
A maggiore intelligenza allego
una rampa di scale e un bacio appassionato
per quando avrai freddo
e il mio caso sarà già stato scordato
e condannami e assolvimi
cerca senza paura la prova mancante
e poi nascondila
guarda dalla mia parte
e toglimi questi chiodi dalle mani
toglimi questi chiodi
e dimmi che non è ancora domani
A maggiore intelligenza allego
il peccato e il peccatore
e dulcinee da soffiare nel vento
alla fine di un'altra stagione
le tue chiavi perse nella sabbia
e Don Chisciotte che insegue la marea
e continua a battersi nel sole
A maggiore intelligenza allego
"i fiori del male" e un carro alato
per quando avrai nostalgia
e il mio debito sarà già stato pagato
e condannami e assolvimi
getta oltre le mura ogni aggravante
e poi dimenticala
risvegliati dalla mia parte
e toglimi questi chiodi dalle mani
toglimi questi chiodi
e dimmi se vai o rimani
Luca
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domenica 13 luglio 2008

Consuetudini

Un rullo continuo e sistematico perpetua il suo giro. Dall’interno della scatola non chiamo e non busso, e so già quale sarà il dono. Un’espressione sorpresa e sintomatica si rapprenderà sul volto, immerso e compiaciuto nell’aria afosa dell’estate, trepidante per un’evasione a cui non aveva pensato. L’associare il mare al ghiaccio non è in uso in questa parte del pianeta.
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Indovina

venerdì 11 luglio 2008

Distrattamente

Trovò per caso un’ultima spiaggia, lasciata incustodita da chissà quale ranocchio rassegnato, racchiusa tra due pezzi di cartone. Una dedica abbandonata e svenduta al primo offerente, passata di mano in mano, con ancora impressi i segni del temporale. Un appello caduto in prescrizione e mai cancellato, a conservare un’attestazione di quello che fu. Ed ora un’ispirazione tutta nuova, un rimando a cose degli altri di qualcosa che degli altri non è.
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Prescindendo da.

Una maga della rete che prepara i suoi ferri mi stringe l’occhio e mi presta una mano. L’aria da sovversiva e la terra da andante mi regalano una parvenza vivace e la memoria meno recente sembra testimoniare una grazia a cui tengo, tenuta stretta da catene e lucchetti. Il blu è dappertutto e l’anima entra in un quadro, ma non qui. Niente anagrammi qui. E’ tutto nel blu.
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giovedì 10 luglio 2008

Il giardino del re

Vorrei qualcuno che vegliasse sulla mia serenità senza chiedermi mai conto di niente. Lasciar cadere una foglia senza sentirmi domandare il perché. Abbandonare il treno in corsa per dire che non c’erano finestrini blindati. Indicare un astro senza subire sospetti. Regalare un libro senza sentir proferire nessun dovere. Tornare indietro con lo stesso biglietto senza trovare per forza qualcosa di diverso.
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mercoledì 9 luglio 2008

Testimonianze

Se dovessi dare testimonianza di frequenze racconterei di un cammino e di una caduta.
In una strada piena di sconosciuti il senso di inquietudine prende il sopravvento e forse per ansia comincia l’affanno. Faccio per sdraiarmi a terra, perdendo presumibilmente il senno, e invece fluttuo: come avevo fatto a dimenticarmi di avere una così preziosa capacità? Resto rasoterra, ma non mi lamento di certo e comincio a nuotare.
Nel bel mezzo di una linea curva, che si avvolge intorno a un punto fisso senza mai tornare su se stessa, non si ha percezione della fine. Scendo senza sapere dove e quando, completamente da sola, e forse per il solito senso di inquietudine, comincio a vacillare. Cado senza rendermene nemmeno conto, perpendicolare al punto fisso, precipito e non ho più quella sorprendente capacità. Atterro tuttavia sul soffice.
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Tenere a mente

Stamattina ho visto un dente in una mano, era adagiato su un fazzoletto stropicciato di carta bianca. Forse stanotte lo sognerò e sarà un inferno. Non era un incidente e nemmeno una disgrazia. Era un evento inevitabile. E sarà un inferno.
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lunedì 7 luglio 2008

Certificazione

Il gioco si serviva di metafore ed imparai da lì ad immaginare ciò che non vedo. L’idea di un gerarca prende forma, trova sostanza e si materializza nella nave degli avventori. Serata di gala, velluti alle finestre e sandali da sera. E’ un modo tutto personale, non credere, il mio censore direbbe "a capofitto" e mi tuonerebbe dall'alto un secco rimprovero, senza acqua. Mi dico di smettere di ideare e mi ritrovo a pensare all’idea stessa. Non riesco a non sorridere: pedalo in salita e sono su una cyclette. Il punto è che non conosco proprio severità, men che meno rigore. E ad ogni capoverso leggo una E.
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domenica 6 luglio 2008

Parapsicostimolanti

Dovrei prendere carta e penna per annotarmi le cose che non sapevo e che nemmeno sapevo di non sapere. Me lo sussurra ad un orecchio il senso della labilità, vestito in doppiopetto e coi gemelli d’oro. E l’impressione che il resto si cambi velocemente e che le tante possibilità fuggano in varie direzioni mi porge il taccuino. Succhio conoscenza. E lui fuma solo su base libera.
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sabato 5 luglio 2008

Sviluppi II

Il corridoio sembrava interminabile e non lo è stato. Il pavimento verde di marmo puntinato ce l’ho ancora negli occhi e le luci al neon che scorrevano una dopo l’altra mi hanno ricordato qualcosa. Dall’ultimo discorso sembrano passati anni, invece sono secoli, almeno tre. Ecco un’altra stanza pronta ad inghiottirmi, parole scritte alle pareti e poco colore. Ci passerò molto tempo, cercherò di decifrare il messaggio, assemblare frasi e convincere parole dolci. Vaniglia. La foto dell’albero è qui con me, rompo la tasca e la appendo al muro con una puntina. Stavolta è più facile.
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venerdì 4 luglio 2008

In Cina?

L’Asia non è poi molto lontana, la barca prende acqua ma credo di farcela. Con un braccio uso il remo e con l’altro tolgo zavorra. Folate di vento sembrano essere dalla mia parte, quella della voglia. Più mi faccio largo tra i faraglioni, che mi nascondono uno dopo l’altro l’orizzonte, e più mi sento vicina all’idea e meno distante dal punto di partenza, o di pausa. Dopo l’ultimo potrei tuffarmi e nuotare, l’Asia non è poi tanto lontana. Tutto è relativo.
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Convitto

Scriverò qualcosa che a leggerla ti verrà da sorridere e che a sentirla raccontare non ci crederai sia proprio io. Qualcosa che capiremmo solo dopo aver bevuto, piena di riferimenti e di rimandi. Colma di soluzioni e scarna di contenuti, come la storiella del grillo tacente e della fresatrice agricola. Scriverò per te forse, ma tu non cercare.
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mercoledì 2 luglio 2008

Metalli

Il primo aveva sempre la testa rivolta dall’altra parte e gli occhi neri come la pece. Il secondo aveva sempre il sorriso in bocca e gli occhi spalancati sulle combinazioni. Il terzo era il petrolio in persona e gli occhi di chi non piange quasi mai. Il quarto era una piscina scoperta d’inverno quando fuori c’è la neve e gli occhi di chi sa tutto ancor prima che accada. Il quinto era quello che ti aspetti sempre ma non arriva mai e gli occhi di chi è a digiuno dall’89. L’ultimo è un pensiero prima del sonno ed una sorpresa prima del giorno.
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Trovata

Ci sono passata da te, era quasi sera e mai mattina, il cancello insolitamente aperto e la persiana sempre chiusa. Ho parcheggiato e mi sono avvicinata. Il gatto mi ha detto di entrare ed a fermarmi non c’era nessuno, tanto meno ad accogliermi. In generale tutto liscio come l’olio, in particolare qualcosa increspata come l’acqua. E’ che un’asserzione da una voce prevenuta me la aspettavo. Non dico un viso, almeno una voce. Senza cenni rivelati, palesi, niente aspettative.
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