lunedì 23 agosto 2010

Mela delicious

Confido in te come rimessa in cui deporre le derrate, vado a farmi un giro e poi torno, apro la serranda e stipo di nuovo, chiudo senza lucchetto, non ti puoi lamentare. In quel bar proprio all'angolo, tra l'insegna e la porta, c'ho visto quel che voglio. Nella ghicciaia hanno conservato un esemplare di alieno giunto per sbaglio, puoi credermi. E la mongolfiera col pagliaccio si allontana a passo svelto, ho le corde ancora in mano, devo decidere se mi dispiace, ma guardalo come salta felice con in faccia i primi segni della peste. Mi sento bene e la novità non è che parto, ma che so esattamente quando torno.
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lunedì 16 agosto 2010

Viva

Precipita qualcosa dallo spazio, entra in atmosfera e brucia. Inarrestabile (nella volontà) ed imminente, prende il comando. Come un malato terminale, mi lascio investire e assorbo ogni goccia di sangue che cerca la luce. Il coraggio fa pensare intensamente ad una risposta e fa proferire il suo preciso contrario, presenta il quadro come farebbe un perfetto purista e subito dopo, al commento, si tappa le orecchie e canta. E canta a chi non dovrò dire, se non mi andrà. Brucio di più ed al doppio della velocità.
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venerdì 13 agosto 2010

Tutto a posto

Partendo dal presupposto che interpretare discese e salite già non è da tutti, come prima cosa ricordo esattamente una scala mobile, ero io quella in salita. Credo fosse una domenica, e comunque molto prima che venissero installati telefoni indiscreti, interpellati vigili senza fischietto, percorse strade silenziose, scoperti mausolei secolari. E molto altro, che non ci si crede, in un numero di giorni che non raggiunge le due cifre. Stanotte raccolgo i pensieri in un cerchietto e scrivo come non faccio mai, decido che c'è solo da lasciare fuori la porta qualche libro, versi rovesciati ad asciugare, e notti insonni. Poi buttare la chiave ed uscire dal retro. Vorrei solo trovare il modo.
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lunedì 9 agosto 2010

In rame

Devo aver vissuto un giorno triste di cui ricordo solo un tappeto di nuvole ed il sole di fianco, ho pensato mentre andavo a lavoro ieri. Il cielo era proprio così. Ero ferma ad un semaforo, d'un tratto una donna apparentemente anziana si è avvicinata al mio finestrino con un bicchere di plastica in mano, mi sono voltata e dentro c'era la foto di Gesù. Quando smetterò di pensare come mi hanno insegnato a pensare? La mia sciarpa di cotone blu è già sulla strada di casa.
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