mercoledì 27 febbraio 2008

Sviluppi

Intanto (continuamente) vago. La stanza è grande, con prevalenza di bianco, spiazzante nel colore e nelle intenzioni. Nessuna carta al muro, solo piccoli spioncini dall’interno verso l’esterno; poco familiare per me, ma cerco di non pensarci. Lo sforzo mi lusinga, niente sarebbe più liscio. Nessuna porta qui, palese agli occhi aperti, ma di almeno uno dei tanti lati non si riesce a vedere la fine. Sei arrivato (per fermarmi) inaspettatamente: le mie aspettative stanno sul ramo più alto dell’albero che dovrebbe essere proprio qui di fronte. Io non l’ho mai visto (fingo), raccontamelo tu.
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