martedì 27 ottobre 2009

Finestrelle

Se non ho scelto altro, ho scelto le parole, d’altronde il piede avanti rimproverava da tempo quello dietro e diceva alla mano di chiudere il palmo, adesso se le crepe della soffitta sono un po’ più profonde di un graffio da scartavetrare è fatto nuovo, io le benedico e le coccolo. La scena più probabile arriva sempre verso la fine, in un film in costume so bene chi interpreterei, la lampada dalla luce gialla inquadrerebbe solo le mie gambe e un pensiero attraverserebbe veloce la quarta di sala. E’ che a volte ho come l’impressione che mi tratterrebbe con sé (il sostenuto meno il mezzo), chissà, forse mi cercherebbe anche per contare insieme il resto, se non fosse per i suoi occhi carnivori. Se non fosse per i miei.
.