sabato 7 novembre 2009

Speciale

Oggi voglio immaginare che tu sia su un’isola deserta, con i tuoi “ritornerai” e gli sguardi di quando c’ero ancora io affianco a te. Ti dedico una cosa, idealmente, una riserva, un rifugio da chi non ti capisce, una penna per buttare fuori la rabbia quando ti chiudi nella tua stanza e lasci che gli altri affoghino nei loro pregiudizi brutali, un foglio blu per le matite che ti lasciai mesi fa. Quando ero bambina e fuori pioveva, il letto era una zattera ed il piumone un foglio di cellophane, navigavo al largo prima di dormire, respiravo nebbiolina salmastra e credevo ancora nel bene e nel male. Oggi, l’approdo, è tutto per te.
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