sabato 6 marzo 2010

Deconversione

Costeggio una campagna, a pochi chilometri da cemento e ferro fusi con il male, su un autobus cuffie alle orecchie e ragazzi che giocano. Sto andando a visitare la centrale elettrica, l’erba ed il fieno. Chissà quali studi hanno deciso che righe bianche e rosse assicurino dagli schianti e chissà se Gaetano Previati lo sapeva. Qualcuno mi chiederà conto di queste giornate limpide solo per me e per Alberto. E mentre penso alle case da ritinteggiare, alle foglie da togliere, agli occhi che affogano, ai mattoni in mezzo alla polvere, preparo. Un giorno andrò via e mi servirà un discorso, non lascerò che tutto vada per il proprio accidente e amen. Sono oltre la mia finestra.
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