domenica 28 febbraio 2010

Da Antonio C.

Stretta la cinghia ed inforcato il cannone, ha disfatto fiori ed incenerito i pensieri, ha intrapreso una benevola missione per ogni volta che ho pronunciato il suo nome. Ho aiutato a non far sentir soli e persi, ho lavato la tristezza di chi è deluso, cuce ed ha per luce una sola candela, ho fatto compagnia. Ho fatto bene, ma ho sparato alla sorte, ogni colpa è mia. Qualche cosa è andata persa, ho l'impressione anche qualche ricordo, parole scritte, premure. Il vento ne avrà cura. Questa è una svolta e la annoto qui: la seconda volta, battiti e pulsazioni al minuto. Forse è perché ho conosciuto il mistero, che adesso mi sembra tutto più facile, persino riconoscere, tradurre ed identificare il giusto. Ma non ho pensato nemmeno per un momento che non potesse accadere di nuovo.
Disse una frase precisa lo zoppo che a dispetto degli abili non fu chiamato sotto le armi.
Naima è partita ieri.
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