sabato 5 giugno 2010

Prof

Conserva pensieri ed ore trasformate in note, canzoni, parole, dediche. Che non si dica agli spettatori rimasti fuori, che rimanga tra noi, che la sera incontra strani filosofi e donne infelici, che noi restiamo dove ci siamo fotografati mesi e mesi fa e che ci guardiamo ancora da qui, immaginiamo ancora da qui. E' come tornare a casa da una lunga trasferta. E' come un libro rimasto lì per mesi e riaperto in una notte insonne, ripartire da dove c'eravamo fermati, come se fosse successo un attimo prima, il tempo di bere una tisana, torno subito. Una volta mi hai detto “Io sono qui coi miei perché e guardo la pioggia che risbatte. E tu sei qui, vicino a me, tossisci e cerchi le risposte, perché a novembre tutto è distante”. E stanotte non è nemmeno novembre.
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