lunedì 20 dicembre 2010

Led

Guardo fuori, attraverso il vetro, nel pensiero niente acqua in questa parte dell'anno. Sono diventata neve pure io. Ed è neve la parola, il fiato, la sagoma di fronte a me al tavolo del bar. E diciamo parole gelate. La neve non ha dappertutto lo stesso odore, né lo stesso colore, ed il biancore rimane sempre meno di quanto si desideri. Per altri campi c'è un nuovo calore, filtri e valvole, e forza motrice che ha bisogno di energia e carburante. Il sangue è un liquido che scorre su altro liquido, si trasporta da solo, credo di sentirlo, nel suo condotto, corre sotto la pelle, sopra c'è il brivido, sopra ancora sono io, che corro insieme al sangue. Ed in tutto questo ascoltare, e dire, e spronare, ogni sacrificio è una conquista. Così mi addormento, e sogno un mondo in cui non accade nulla che non dipenda da me, e sogno me stessa che sogna.
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