martedì 20 maggio 2008

Fotolisi

Sembrò che la pioggia non volesse più smettere di venir giù. Gocce nuove ricominciarono a battere sul vetro già bagnato quando si svegliò chiedendosi che ore fossero. Dal buio doveva essere notte e dall’amaro dovevano essere ore che non la sognava. Era diventato tutt’uno con un sonno profondo e compiuto, senza dimensioni convenzionali, in cui si vedeva sempre uguale e non smetteva mai di camminare. Era una ricerca senza riposo ed una tensione senza sbadiglio. Un altro lui viveva al suo posto.
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