sabato 28 giugno 2008

Troppo presto

E’ un pensiero che mi sveglia, anche di notte. Balza sul davanzale, lascia cadere una forchetta a terra, non la raccoglie e richiama la foresta. Tutti accorrono per la parte dell’obbligo e chi è al piano terra fa quel che può, al minimo bussa a gran voce. Non capisco; appena sopra le mattonelle c’è qualcuno che già sa tutto e osserva il capannello in silenzio. Tiene stretta una parola in gola e se la porta via con sé.
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