sabato 21 febbraio 2009

Fegato

Una cupola di luce nell’angolo in fondo a destra, colori e forme prendono vita e si evolvono non nel tempo né nello spazio. Violenza e velocità tagliano il buio a cinque metri dalla terra, verdi, forti, incontrastate, vicine. Un uomo ha un megafono, urla e dalla parte opposta del cono irregolare due gambe senza testa si dimenano, tradite dal passato e dal presente senza forma. Subito dopo una mano prende un coltello ed uccide la consuetudine, una caffettiera. Da questa parte respiro, contemplo, schernisco, imparo, ammiro, prendo atto, non sogno. La gamba destra del guerriero era un serpente con la bocca aperta, alla sinistra una firma rossa.
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