lunedì 2 marzo 2009

Scomparse

Scrive vicino la finestra sotto un cielo pieno di nubi. Guarda fuori e pensa che la ragazza del giornale oggi aveva gli occhi gonfi e poi che la ragazza d’acqua dolce ha finalmente smesso di chiedersi come mai. China leggermente il capo e torna a guardare il foglio. Picchietta con la punta della penna sulla scrivania e cerca le parole; da un po’ di tempo gli vengono in mente solo quelle che si possono pensare, l’importante è che non si dicano. Rinuncia, lascia la penna, apre il cassetto e ci ritrova la paura. Lo sbrana sempre lì, ogni giorno.
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