«La memoria soggettiva - e quella dei diari, che è la più soggettiva fra le memorie - scompagina ogni oggettivizzazione del passato: nel diario un individuo scrive un pezzo della sua storia, e della Storia attorno a sé, col suo linguaggio, dall'alto o dal basso della sua cultura, con dichiarata parzialità, implicitamente affermando e rivendicando la non oggettività dell’operazione. Il contrario di ciò che si pretende dalla storiografia, che giustamente diffida dell'attendibilità delle testimonianze personali»
Francesco De Gregori, da "La stampa"
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