sabato 5 settembre 2009

Master

Gioco nel tuo cielo. Posso usare le stesse parole poche volte, quindi stai zitto ed ascolta, ho detto. Vedi com’è, la notte della luna nuova, la prima cosa trovata per coprire gli occhi, i piedi che non sono a terra, eccetera. E quindi? Hai voluto credere di no per pura ingenuità, ma c’è un’alternativa a questi giorni stracolmi di te, e a tutto. Un cieco congenito non ha mai visto niente, eppure sogna lo stesso immagini come chiunque, e la specie continua a preservarsi, a sopravvivere ad ogni barbarie. Inizia da questo momento a serpeggiare tra le strade della città la voce del tempo che fu, ma io ho da subito, e da prima, pensato ad altro. Tra le parole ci vogliono anche parentesi, fattene una ragione.
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