domenica 10 ottobre 2010

Ci sono ancora

Ci sono ancora, anche se scrivo più di rado, penso sempre, appunto qualcosa, quando ho tempo poi rileggo, e ripenso, e riscrivo. E qualche volta dico. Poi magari torno alla mia scrivania e riprendo la mia agenda. Qualche altra, qui, racconto. Racconto di tutti questi cuori, in file chilometriche, dietro luci metropolitane, dentro le stesse vite uccise. La ragazza della tavola calda ha ogni giorno lo stesso sorriso, ogni sera lo stesso pensiero, chiede ogni volta la stessa cosa alla stessa ragazza seduta allo stesso tavolo, che scrive lo stesso libro da mesi, che nessuno leggerà. Poi trovo qualcosa, e mi allontano dall'intento, a volte trovo qualcosa proprio in casa mia, qualcosa a cui non ho mai dato le chiavi e nemmeno una porta, qualcosa a cui nessuno ha mai spiegato come uscire, qualcosa che basterebbe solo salutare. E divento solenne. Saluto i tuoi misteri e i tuoi occhi distanti, le tue lacrime incatramate, le tue riserve, il giorno in cui mi scrivesti e quello in cui non lo facesti più. Saluto tutte le volte che andrai a capo ed anche il tuo inverno che non vedrò. Ed accolgo un nuovo blu. Sarà che siamo come l'acqua, entriamo nelle vite degli altri in ogni attimo che ci è stato regalato, in ogni anfratto offerto, in ogni piega delle mani, facciamo promesse senza dirle e quando capiamo che ogni singolo momento merita almeno un nome, ce ne andiamo mestamente, come fa l'acqua, a trovare qualche altra vita da alluvionare. Io vorrei sempre dare una forma a tutto, come una somma di immagini, di tempi, colori e luoghi che si inseguono, come la mente che cerca di metterli in fila e non ci riesce, come chi cerca di metterli in un cassetto e spera che rimangano lì, ad aspettare nuove mani. Un nuovo blu. Blu è una voce blu da tenere a mente, è una nota che resta a chi ne ha cura, è uno sfiorarsi, sei tu che mi stringi su una panchina nella piazza di un paese di anziani, un suono di orli di bicchieri, una storia raccontata prima di andare. Ed un sentire chiamare il proprio nome anche solo per desiderare di non andarsene più.
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