domenica 16 marzo 2008

La mia natura

Già, non sono più dov’ero e non sono dove sarò. Ed insieme, nuove conquiste. Ora, da qui, riesco a distinguere un pomodoro, un orto e un pezzo d’Africa. Per molto tempo il mio impiego preferito è stato imparare a memoria i nomi degli altri, associare ad un suono un volto, o almeno un colore. I denti arrivavano in silenzio ed in silenzio ripartivano. Altri tipi di suoni, alti, li riservavo. Una volta, quasi due, il suono così acuto è stato soffocato, piano ma inesorabilmente. Provengo pur sempre da un solo luogo che, per quanto mi direzioni, rimane immutabile.
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