lunedì 31 agosto 2009

Quel che leggo

Ho cercato nel cassetto: scrissi con una sincerità tale che credo di non aver avuto mai più. Ma non era solo sincerità, era di più forse, non voglio dirlo, non l’ho mai capito e credo non sia poi così importante capirlo. Ieri sono passata per caso davanti casa tua ed ho avuto la sensazione che il bianco ferro laccato, di fronte al rosso terra battuta, lascia bruciare gran parte dei terminali nervosi, la pelle attenta ascolta gli occhi ed arriva in aiuto al respiro, i muscoli tendono a contrarsi in attesa che il cuore rallenti. Ho lasciato qualcosa di me che non riavrò tanto facilmente, per nulla. Non mi dispiace, per nulla.
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