mercoledì 2 aprile 2008

Per commedia ed impotenza

Occhi scuri e viso serio. Il secondo particolare è un cappello più grande di te ed una tenda a righe gialle, con una scritta conosciuta e mai notata (un animale rosso e nero).
Piacere, ma chi sei? Sono una maglia da prendere in giro ed un nome da non ricordare. E tu sarai il pretesto per isolamenti e ritrosie e poi ancora qualcosa per cui non veder l’ora che sia di nuovo mattina.
Fresca l’estate nella testa, ma il vento freddo nei capelli, ed un’immagine di te che alzi un coperchio, che mi piaci e che non pretendi.
Quando ci sei stai con chi vuoi e fai commedia e fai per tre. Quando non ci sei fai per sei, e a chi mi chiede cosa fai dico bugie e a chi non me lo chiede presento il conto.
Tra il reale e l’incredulo, tra il cinico ed il sempre sensato, tra il desiderio ed il ricercato, te, per cui non veder altro che l’ora che sia di nuovo mattina.
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