venerdì 1 agosto 2008

Tacca

Un bicchiere di plastica dura e trasparente con Silvestro impresso, poco più che trasferello. Una cartella rosa, plastificata, degna di qualche principessa dimenticata nella torre. Poco altro. Molto rosa. Poca quiete. Il vuoto dentro la cartella aveva un senso. Quale? Certe mie zie odorano ancora di naftalina. La paura, relegata sotto un banco, dentro uno scatolone, si era travestita da pastelli colorati.
.