mercoledì 5 novembre 2008

Molto più di così

Occhi grandi per guardare. Se avesse avuto una lente per ogni stagione, avrebbe dipinto l’essenza della gioventù senza grane, accompagnato ogni sguardo allo scorrere del tempo, ogni mano al suo sposo, ogni mendicante al suo pugno di sale. Tra i banchi delle chiese e le finestre socchiuse delle notti d’estate, vaga in cerca del suo pennello senza crine, di immagini riflesse in occhi altrui, di porte lasciate aperte apposta per spiare, di sogni dimenticati o abbandonati a finir male. Porta speranze e regala illusioni, dona senza chiedere, non cerca nascondigli e continua ancor prima di iniziare.
Occhio di bue nella penombra: luce. Canta sempre senza cori.
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