domenica 16 novembre 2008

Senza traccia

In un giardino alberato, d’agosto, con il sole basso dietro ai palazzi, un ragazzo e una ragazza parlano di un libro. E’ un libro di quelli complessi, con molti personaggi, alto quanto un dizionario, donato da una madre premurosa. Cosa faresti se non mi sentissi più? Scriverei di te sul muro della mia afflizione e a chi mi chiederà chi sei, racconterò della tua vocazione al pianto e di tutto quel che non sei. Riconoscerai te solo te e quando passerai di qua busserai alla mia porta. Treno in partenza e acido lattico di corteccia cerebrale.
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