lunedì 6 aprile 2009

Sciame

Sveglia! La terra si apre e ingoia i figli di qualcuno. Una lunga caduta tra macchie di colore concentriche e per ultima memoria un sogno collettivo, la discesa del viottolo di campagna che portava a valle dalla casa delle vacanze d’estate. Eravamo bambini, la polvere era amica, figlia, lei, della terra, il sole non bastava mai e di aspettare non c’era verso. Si continua a scendere, dal grigio al viola scuro, nel frattempo le fedi si sfilano dalle dita ritornate alla fanciullezza. Un atterraggio ovattato ed un primordiale istinto di raccoglimento, ognuno da solo, adesso, con il solo elemento vitale. Un embrione aspetta di nascere.
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