martedì 2 settembre 2008

Corrente

La notte ha gli occhi aperti e le braccia conserte. Accoglie gocce salate sul palmo della mano e le custodisce in cassette di sicurezza. Ascolta le noncuranze e le sussurra a chi è seduto sulle panchine delle città. Scivolo di notte tra le strade deserte e penso a qualcuno. E a quanto sia afosa l’aria stasera, piena di meritocrazia. Poi arrivo da qualche parte; si arriva sempre da qualche parte, dicevo una volta. Chi sa cosa penso di me?
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