mercoledì 10 giugno 2009

"ma il nulla traspare"

“Guardami e dimmi cosa vedi” “un cuore”. La prima cosa che mi venne in mente fu quella storia di tanti anni fa, gliela scrissi per darle conforto, per farla sentire meno sola. Era la storia di una ragazza come lei, scendeva da un autobus e dopo un po’ saliva su un altro. In mezzo tante cose, passare. Tutto passa, Alessandra. Dopo aver letto mi disse di aver pianto “non ti sentire in colpa, ultimamente basta poco”. Assorbo come una spugna, tutto, stati d’animo, silenzi, confessioni, confidenze, metto tutto dentro e dopo mescolo con un cucchiaino. Vorrei poter dire tutto e vorrei poter fare più del possibile, sempre.
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