mercoledì 31 dicembre 2008

Clandestino

Ho visto la ragione in un campo di filo spinato, nelle sacche di un barrocciante affaticato dal peso, tra le vesti delle mogli infelici. Ho toccato la ragione in una fiera di paese, sulle mani di un ladruncolo dagli occhi sanguinanti, sul banco dei pegni della gioventù, sulle scale della chiesa da bambina, la domenica. E alla fiera ho lasciato al rigattiere un comodino con una lettera sul fondo, chiusa in una busta, nascosta tra i cassetti che faranno da cornice al letto di qualcuno che la troverà, mentre pensa alla sua ragione, uno sconosciuto con tanti figli, stanco del lavoro e felice del tempo perduto, pieno di speranza e della mia immaginazione.
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