sabato 20 dicembre 2008

La paura

Il buio pesto della notte tiene chiuse le ali della farfalla con un elastico di gomma. Resta immobile, su una barca capovolta, a guardare impotente dalla terra ferma le onde del mare che vanno e che vengono. Al largo una balena riemerge per un attimo, il tempo necessario per emettere un suono che chiamano canto, che a sentirlo bene, non per sentito dire, è un urlo senza esserlo. Sta così, ferma a guardare, ad aspettare, ad urlare senza urlare. Speranze lasciate a battere i denti sulla banchina deserta di una stazione, e la paura ha il volto di una madre.
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