sabato 3 gennaio 2009

Fuori sincrono

Accende, pensa alle sorprese, alle attese, sbadiglia, sorride. Una mano tra i capelli, un respiro profondo, un pensiero e la colazione. Gironzola, raccoglie attenzioni, racconta cose buffe, riscuote il suo bene quotidiano e ne sogna ancora. Apre la persiana, guarda fuori e pensa ad altri paesaggi, di immagini e di racconti, alle cose degli altri occhi. Chiude i suoi, va e torna. Non parla mai in terza persona. E non scrive mai in terza persona. Quasi mai.
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