domenica 11 gennaio 2009

Senza virgolette

Il ragazzo che abitava al piano di sotto mi chiese di che colore fosse la strada da cui venivo. Pensai alle gelosie di Francesca e a quando, all’università, sentii parlare per la prima volta di “path dependence”. Allora risposi vagamente, accennando solo ai riflessi di certi vetri, sperando che si accontentasse.
In me è cambiato tutto nel momento in cui ho smesso di pensare che una panchina in un prato fradicio di sole non è solo quello che è. Precisamente una sera, in una piazza, di fronte ad una chiesa in cui non sono mai entrata.
Mi porse su un piatto d’argento l’esempio lampante di speranze disattese. In generale non mi piacciono gli agenti interni, dissi sorridendo. A volte è divertente poter confondere con così tanta facilità.
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