venerdì 24 luglio 2009

Di allegorie

Ci sono cose che, seppur solo sentite, mi rimangono in testa come fotografie scattate di mio pugno, con l’occhio nell’obiettivo che dà forme e colori come la mente vuole. Così, anni fa mi è stato raccontato che dove c’è materia c’è anche antimateria e che l’origine delle cose non è altro che energia, io provai a chiedere di più, ma poi mi persi nella famosa cornice tarlata di cui ho avuto modo di raccontare già tempo addietro. In tutto questo nubilo ciel, la teologia del processo ha a che fare con i cordoni rossi messi apposta per separare un ambiente da un altro, oppure per dividere artificiosamente uno stesso ambiente in due sé stessi. Le statue che indicano qualcosa con l’indice proteso, di qua o di là del profano divisorio, hanno sempre impresso negli occhi il volto del loro creatore. Intendiamoci, non voglio dire solo quello che semplicemente dico.
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