domenica 5 luglio 2009

Vaniglia

Era stato talmente incredibile che stamattina al risveglio mi sono chiesta subito se fosse stato, per caso, un sogno. Era stato un sogno. Prima di alzarmi ho richiuso gli occhi ed ho aspettato qualche minuto, le chiare lettere non avevano ancora avuto il tempo di volare via dalla palpebra mobile ed il cuore di riprendere il suo normale corso. In quei minuti mi sono detta qualcosa, con la bocca e con il fiato, ho detto qualcosa a me. Ho in mente da tanto tempo una cosa da fare, non credo passi giorno che non ci pensi, da molto tempo. Mi diverte pensare alla venerazione che nutro per la mia sconfinata pazienza. Se io non fossi me, mi farei tenerezza.
.